La notte porta consiglio

italiano naturale
italiano naturale
La notte porta consiglio
Loading
/

La notte porta consiglio : significato

Care amiche ed amici di Italiano Naturale, conoscete l’espressione “La notte porta consiglio?”

Andiamo come sempre a spiegare il significato delle singole parole contenute in questa semplice frase:

  • LA NOTTE tecnicamente, l’intervallo che abbiamo tra il tramontare ed il sorgere del sole. Più semplicemente, quella parte delle 24 ore che arriva dopo la sera e prima della mattina. Si contrappone al giorno.
  • PORTA, dal verbo portare, un verbo importantissimo in italiano. Significa sostenere, avere con sé qualcosa, oppure ancora trasferire un oggetto. Es: portare una maglietta addosso, avere quella maglietta sul nostro corpo. Altro esempio: portare il latte a casa, in questo caso “trasporto”, trasferisco il latte da un supermercato fino in casa. Con un significato più astratto, si può anche portare allegria, nel senso che si può raccontare una storia divertente che ci fa ridere.
  • CONSIGLIO in questo contesto(per altri significati vedi Treccani, è un suggerimento, un appunto dato da un’altra persona per poterci aiutare a risolvere un problema, con un’indicazione di fare o non fare qualcosa. Es: mio padre mi ha consigliato di seguire un corso di inglese per poter avere più possibilità di trovare un lavoro.

Unendo le parole, il significato chiaro che ne deriva è:

Se abbiamo un problema, non preoccupiamoci troppo, anzi, dormiamoci sopra!

Questo perché la notte in qualche modo diventa un nostro “consigliere” sotto forma di riposo e di mente più lucida la mattina. Spesso un problema che ci sembra di difficile soluzione il giorno prima, dopo una bella dormita può diventare più semplice da risolvere grazie al “consiglio” notturno.

La notte porta consiglio: frasi ed esempi

Facciamo qualche esempio legato all’espressione appena descritta:

  • Esempio 1:

Federico studia all’Università ed è molto nervoso perché non sa come risolvere alcuni problemi per l’esame di Matematica generale che avrà il giorno dopo. Ne parla con uno suo collega di corso Luigi, con il quale sta studiando da ormai due mesi.

Federico: ” Non ce la farò mai a passare l’esame! Questo studio di funzione è troppo difficile, sono due ore che lo guardo e non ho trovato alcuna soluzione!”

Luigi:” Stai tranquillo, Fede! Hai studiato già per 5 di seguito la stessa cosa, non serve a niente continuare oggi. Ora vai a dormire e domani vedrai che riuscirai a risolvere il problema. Vedrai, la notte porta consiglio!

Federico ascolta il suo amico Luigi, va a dormire ed il giorno dopo si ritrova lo stesso problema all’esame all’Università: con la mente libera e riposata, riesce a comprendere lo studio di funzione e risolverlo brillantemente.

  • Esempio 2

Marina sta cercando lavoro e ha avuto praticamente nello stesso momento due offerte di lavoro, tutt’e due molto interessanti: un lavoro a pochi chilometri da casa ed un altro molto affascinante ma a Dubai.

Nel primo caso si tratterebbe di avere la comodità di lavorare con le stesse condizioni e con una certa comodità, nel secondo sarebbe un cambio di vita.

Non riesce a decidersi, e per questo chiede anche a sua madre come può fare.

E’ affascinata all’idea di lavorare all’estero, ma non vorrebbe allontanarsi dalla famiglia e dal suo fidanzato.

Sua madre le dice: “Cara figlia mia, devi ragionare con la tua testa e con calma, dormici sopra, vedrai che la notte porta consiglio”.

Così Marina dorme profondamente e la mattina si sveglia, decisa a scegliere ciò che davvero le piace fare.

Come si traduce “La notte porta consiglio” in inglese?

Troveremo una corrispondenza tra questa espressione italiana nella lingua inglese?

La risposta è sì! Sia nella traduzione letterale, sia nel significato.

Possiamo dire in inglese “The night brings advice” o anche “The night brings good counsel”, con il medesimo significato a livello pratico. Diciamo che in questo senso, l’espressione è un inno al buon senso, che appartiene un po’ a tutti 🙂

E in francese?

Anche in questo caso, e visto il forte legame tra lingua francese ed inglese, anche qui la traduzione è letteralmente la stessa, anche nel significato:

“La nuit porte conseil”

Se secondo voi ci sono altre possibili traduzioni o espressioni nella vostra lingua, scriveteci qui.

E in tedesco?

Anche la lingua tedesca si “allinea” alle versioni anglofone e francesi, confermando una traduzione identica per significato e interpretazione.

“Die Nacht bringt Rat”

Essere una spina nel fianco

italiano naturale
italiano naturale
Essere una spina nel fianco
Loading
/

Essere una spina nel fianco: significato

Conoscete l’espressione essere una spina nel fianco ? Per questo ci siamo noi! E’ un modo di dire molto conosciuto in Italia. Spieghiamo brevemente le parole che compongono l’espressione. Essere= verbo essere Una spina= intendiamo le parti appuntite di alcune piante, come per esempio nelle rose. Si dice “non c’è rosa senza spine” fianco= intendiamo per fianco la parte “laterale” del corpo, quella che è tra le costole e le anche. Pensate semplicemente a quando siamo di “fianco”, cioè siamo di lato, mostrando la nostra parte “laterale” L’espressione unita significa che essere una spina nel fianco vuol dire essere una persona o una cosa che sia in grado di creare problemi, danneggiare o creare pericoli o danni a qualcuno o qualcosa.

Sinonimi

Come sinonimo di questa espressione sono legati al fatto che provoca un disagio, o un danno o un pericolo, anche solo potenziale. Come sinonimo possiamo utilizzare: infastidire, importunare, dare fastidio, torturare, che come vedete, hanno significati diversi a seconda di “quanto” è pesante e “punge”.

Come si traduce “essere una spina nel fianco” in inglese?

Come traduciamo l’espressione in inglese?

In questo caso è molto facile, visto che la traduzione letterale dell’espressione coincide perfettamente con quella italiana, anche nel significato.

Essere una spina nel fianco in inglese è dunque “to be a thorn in the side“, che significa proprio essere qualcosa che ci tormenta, che ci dà veramente fastidio.

A volte viene indicato proprio “a thorn in my side” per indicare che mi riguarda direttamente, che provoca fastidio proprio a me.

E in spagnolo?

A differenza dell’inglese, per lo spagnolo non esiste un’espressione del genere, che traduca in senso letterale questo modo di dire.

Esiste anche espina en el costado, che funziona come traduzione letterale, ma che viene meno usata.

Gli spagnoli usano spesso “ser una piedra en el zapato”, vale a dire essere una pietra nella scarpa. Abbiamo anche in italiano questa espressione, che dà proprio il senso di fastidio, visto che camminare con una pietra nella scarpa ci fa male, ci dà fastidio, ci fa sentire la voglia di togliere questa pietra, così piccola e così noiosa, dalla scarpa, per tornare a camminare normalmente.

Come sempre, accettiamo volentieri delle vostre precisazioni o commenti sulle traduzioni dei modi di dire in altre lingue, che magari sono le vostre.

Potete farlo sulla nostra pagina Facebook o anche qui

Essere una spina nel fianco e San Paolo

Una delle origini più probabili per la quale questa espressione è diventata così famosa, deriva proprio da San Paolo, che nel Nuovo Testamento.

Secondo il Nuovo Testamento (2° lettera di San Paolo ai Corinzi), Paolo di Tarso, conosciuto poi come San Paolo parla di una “spina nella carne”. Nelle scritture si può capire che questo dolore sia una punizione che lui riceve, per evitare di finire nella superbia. Questa è l’ipotesi più probabile, tenendo conto del personaggio e della sua importanza nella religione cristina.

In italiano!

In italiano – non usiamo anglicismi!

Secondo voi questo testo nelle virgolette è in italiano?

“Sei aware di questo problem?

Riusciamo a essere proactive facendo un maggiore endeavour?

Se non è solved con del troubleshooting mi diventa un issue.

Ho una call tra 5 minuti e poi un meeting.

Ho un nuovo job dove mi danno più di 30k.”

In italiano, se state studiando la lingua italiana o anche se chi ci ascolta è italiano, per favore, non usiamo gli anglicismi, cioè espressioni di origine inglese “mescolate” alla lingua italiana!

Facciamo attenzione e caso: anche la televisione, i telegiornali e le altre piattaforme di comunicazione le inseriscono continuamente.

Vorrei tanto sentire ora chi dice di andare controcorrente, di essere contro gli schemi, riuscire a usare il minor numero di parole in lingue straniere, in particolare in inglese.

E’ davvero brutto, non suona né bene né vi porta un reale vantaggio parlare così, anzi vi mette in difficoltà quando bisogna fare un discorso serio.

In italiano, per favore

In italiano, per favore, fate questo sforzo.

Se la vostra madrelingua è l’inglese, e state imparando l’italiano, posso capire che ogni tanto, se non si ricorda una parola, si prende quella inglese, soprattutto se si sa che questa parola è usata anche per l’italiano.

Per una volta mi rivolgo anche agli italiani, ai giovani ma non solo.

Questa tendenza è contagiosa, e viene usata anche nel linguaggio tecnico, oltre che tra i dirigenti.

Ci sono alcuni termini in inglese che sono entrati nel linguaggio comune, per diversi motivi.  Cercare in maniera ossessionante una parola italiana equivalente può essere a volte inutile, quindi accettiamo di avere alcune parole in inglese.

In italiano, non in inglese

Spesso succede che, per sentirsi più “vicini” alla lingua inglese, o purtroppo anche per fingere di conoscere la lingua anglosassone ci abituiamo a buttare in mezzo parole.

Certo, usare qualche termine in inglese ci può far sentire importanti in un momento, ma la verità la sappiamo: la maggior parte delle persone che “mischia” queste parole con l’italiano, l’inglese non lo conosce bene.

Questo succede a tutti i livelli: non parlo solo dei ragazzini che vogliono un pò scimmiottare, cioè imitare in maniera poco riuscita i propri idoli, ma anche amministratori delegati, politici e così via.

Altro pericolo di parlare in questo modo è cominciare a parlare “a scatti” e perdendo di vista una costruzione della frase semplice e senza “buchi”

Basta far finta di sapere l’inglese se non lo sai: la conoscenza di qualche parola buttata qua e là non ti serve

Magari all’inizio non sarà così attraente usare questo tipo di parole, perché non suonano “cool” o “trendy” perché non vengono usate di frequente.

La verità è un’altra: anche a me piacciono la lingua inglese, ma proprio perché mi piace cerco di parlare al meglio ho lo stesso rispetto per la lingua italiana.

La soluzione? Parlare in italiano!

La soluzione che propongo è una sola: PARLATE IN ITALIANO.

Usate il 99% delle parole in italiano.

Quando parlare riflettete un attimo: se state per dire una parola in inglese, pensate ad un suo equivalente in italiano. Vedrete, ne troverete nella maggior parte dei casi una parola italiana che “funziona” per la vostra frase.

Fate questa prova: provate a parlare in italiano evitando il più possibile le parole straniere.

Se siete appassionati della lingua inglese, provate a costruire una frase completamente in inglese, senza usare parole in italiano.

Allora vi accorgerete cosa significa parlare effettivamente due lingue invece di “aggrapparsi” alla lingua conosciuta facendo quella che io chiamo un’ “insalata di lingue”.

Forza e coraggio, andiamo avanti, sempre in italiano, la lingua di Dante!

Diteci cosa pensi di questo podcast qui

A tempo debito

italiano naturale
italiano naturale
A tempo debito



Loading





/

A tempo debito

A tempo debito è un’espressione molto usata nella lingua italiana.

Analizziamo le parole che compongono questa espressione e capirete il perché

A= congiunzione

tempo= qui inteso come trascorrere della vita, non come tempo atmosferico. E’ passato tanto tempo, come 2 anni, dall’ultima volta che siamo andati in Spagna!

debito= è un qualcosa ( soldi, cose o altro) che dobbiamo a qualcuno. Lui o lei ci ha dato qualcosa e noi siamo in debito con questa persona. Un debito di gioco lo abbiamo se giochiamo a carte, perdiamo 100 euro, e non abbiamo i soldi da dare alla persona che ci ha battuto. Abbiamo un debito di 100 euro.

Unendo le parole viene fuori un’espressione con un significato interessante e molto distante da quello letterale.

A tempo debito indica che un qualcosa, un’azione, un gesto, o un evento si dovrà svolgere solo in un determinato momento. Il momento “debito” è in realtà il momento giusto, il momento corretto per fare o non fare quell’azione.

Facciamo qualche esempio per spiegare meglio l’espressione

A tempo debito – Frasi

Esempio 1: Marco ha 15 anni, e ha una grossa passione per le macchine. Suo padre gli dice sempre: “ Devi aspettare, sei troppo giovane per guidare, guiderai a tempo debito!” In questo caso Marco non può guidare vista la sua età, dovrà aspettare il tempo giusto, appunto a tempo debito

Esempio 2: Ho dei progetti per quest’estate, voglio andare in Sardegna!

Ho capito, ma siamo solo a gennaio! E’ troppo presto per progettare le vacanze!

Ne riparleremo a tempo debito. Anche qui il tempo per parlare delle vacanze non era quello giusto.

Il tempo è talmente importante che deve essere quello “debito”, cioè quello giusto.

Come si traduce “ A tempo debito” in inglese?

Al contrario di altri casi una traduzione, che funzioni in maniera “letterale” c’è: “ in due time”.

In questo modo il significato è chiaro, ma non è detto che abbia lo stesso impatto nella lingua inglese, così come lo ha nella lingua italiana.

E in francese?

Per la lingua francese ci sono espressioni, o meglio ancora “traduzioni” che ci portano allo stesso significato dell’espressione, come “en temps opportun”, al momento opportuno, uno dei sinonimi anche in italiano.

Anche “en temps util” si avvicina al significato, anche se è leggermente diverso, perché potrebbe significare che il tempo utile abbia una scadenza, mentre il tempo “debito” indica il momento giusto.

E in latino?

Senza avventurarmi troppo con in latino, un’espressione  in latino può essere “ ad tempus”, cioè semplicemente “a tempo”. La parte mancante dell’espressione può essere riempita a nostro piacimento, se il tempo è “debito” o se si vuole spiegare qualcos’altro.

Sinonimi

Un dei sinonimi più efficaci secondo me è “a tempo e a modo”.

Qui spiega ancora meglio che ci vuole non solo il tempo “giusto”, ma anche il “come” è importante.

Un sinonimo semplice è ovviamente “al momento opportuno”.

Come sempre, se avete delle interpretazioni migliori di questa espressione in inglese, francese o anche nella vostra lingua madre, inviateci le vostre opinioni qui.

Altre informazioni sull’espressione dal sito della Treccani qui.

Trovare la quadra

italiano naturale
italiano naturale
Trovare la quadra



Loading





/

Trovare la quadra: origini

L’origine di trovare la quadra è piuttosto recente.

Possiamo considerare l’effettivo utilizzo del modo di dire grazie alla politica.

Fu infatti il politico Umberto Bossi, verso la fine degli anni 90’ ad usare spesso questa espressione.

Il significato dell’espressione è,  trovare una soluzione a un problema complesso, che richiede di mettere insieme opinioni e pareri molto distanti tra loro.

Potete immaginare come nel mondo della politica questo possa essere importante.

L’idea di una quadra fa venire in mente in prima battuta il concetto di “quadra” intesa come parentesi quadra. Avendo quasi tutti studiato matematica avrete visto le espressioni matematiche o dette anche algebriche.

La parentesi quadra può avere dei numeri o valori all’interno, oltre alla parentesi tonda.

A volte trovare la quadra dà in questo caso di più l’idea di chiudere una quadra.

Per esempio.

[ X+ (2X -Y )] = ….

E’ interessante come sempre notare, come nell’uso quotidiano, persino le espressioni mutano, si accorciano, si allungano rispetto ad altre usate in precedenza.

Proprio questo è il caso del modo di dire da quale prende come riferimento.

Sinonimi

La quadratura del cerchio

La quadratura del cerchio è un problema relativo alla matematica e geometria, il cui scopo è costruire un quadrato che abbia la stessa area di un dato cerchio. La materia è stata studiata a lungo nei secoli da molti matematici, senza che nessuno sia riuscito a trovare la soluzione.

Per questo motivo l’espressione ha cominciato ad essere usata per risolvere problemi particolarmente complicati, in quanto dovevano rientrare nella “quadratura” del cerchio.

Questa immagine mi richiama un idea di “imprigionare”, rinchiudere il cerchio, che di per sé ha la sua circonferenza inconfondibile, in qualcosa di più “piatto”, semplice e quindi più facilmente gestibile. Proprio per questa ragione dare una quadratura mostra una specie di semplificazione di un problema più complesso.

Ad ogni modo, è molto più facile sentire in giro e nel linguaggio comune “trovare la quadra”, vuoi perché è un accorciamento dell’espressione, oltre che una sua semplificazione.

Come dire: per trovare la quadratura del cerchio, diciamo troviamo la quadra :).

Riuscite anche voi ogni tanto, a trovare la “quadra”?
Scopritelo con noi!

Seguiteci anche su Facebook. Trovate altri articoli e podcast qui.

Dare i numeri

italiano naturale
italiano naturale
Dare i numeri
Loading
/

Dare i numeri: origini

Dare i numeri è un’espressione italiana.

Le origini di dare i numeri, almeno da quanto si può sapere, sono legate al suo significato originale, non a quello “metaforico”, di cui vi voglio parlare. Letteralmente dare i numeri lo si fa nel gioco del Lotto, un gioco che è una vera propria istituzione in Italia, che esiste prima ancora della Repubblica Italiana. Durante l’estrazione vengono “dati” i numeri, 5 per ogni “ruota” per un totale di 10 ruote corrispondenti a diverse città più quella Nazionale, introdotta da pochi anni.

E così, per poter vincere ad un gioco così popolare, c’è bisogno di fortuna e… di ispirazione, quella che, si dice, proviene dai nostri cari defunti, così gentili nel trasmetterci i numeri vincenti nel sonno.

Un film, seppur molto vecchio, ma geniale e sempre attuale, che parla proprio dell’argomento, è “Non ti pago!”, che è anche una pièce di teatro napoletano, portata poi al cinema con l’omonimo film https://it.wikipedia.org/wiki/Non_ti_pago!  

Dare i numeri: significato

Il significato dell’espressione è invece «fare o dire cose prive di senso, farneticare, fuori contesto, straparlare”, nella quale i “numeri” sono  la fonte di possibili stupidaggini, o insensatezze dette da una persona, che per una serie di motivi, non è evidentemente lucido per poter rendersene conto, o non conosce bene un fatto o argomento.

Facciamo qualche esempio

Esempio 1:

Luca torna dalla discoteca sabato notte, anzi è così tardi che è già mattina.

Viene svegliato dalla madre a mezzogiorno, e lui, ancora stordito per le poche ore dormite, si dirige verso la cucina, e dice sorpreso:

” Ma da quando si mangia la pasta a colazione???”

“Luca, è mezzogiorno, è ora di pranzo! Ma dai i numeri?”

Esempio 2:

Un canale televisivo nazionale trasmette la finale di coppa del Mondo di Calcio:

Italia-Brasile.

Per un errore incredibile di trasmissione, sugli schermi appare una partita di 30 anni prima, sempre tra Italia e Brasile, del 1970!

In tutte le case, si sentono solo proteste, che vengono inviate poi tramite messaggi e email:

“Ma siete impazziti? Date i numeri? Vogliamo vedere la partita di stasera, non una partita di 30 anni fa!”

Dopo qualche minuto, la diretta con la partita giusta viene ripristinato, ma la brutta figura ormai è fatta.

 

Sinonimi

 Come sinonimi in italiano possiamo ridurre l’espressione a “delirare, farneticare, vaneggiare”.

Certamente l’espressione è molto usata per la sua semplicità, mentre queste parole non sono normalmente utilizzate nel linguaggio comune.

Come si traduce “dare i numeri” in inglese?

Data l’origine dell’espressione, non si può trovare un’equivalente dell’espressione in inglese.

Possiamo avvicinarci a quello che intendiamo con “going crazy”, che non ha bisogno di traduzione, piuttosto che “lose your marbles”(non essere a posto mentalmente), piuttosto che “going bananas”, anche questo non ha bisogno di essere tradotto.

Al solito, se conoscete altre espressioni che possano descrivere meglio l’espressione in inglese o altre lingue, scriveteci pure qui.

E in spagnolo?

Anche nella lingua spagnola non si può trovare un’equivalente dell’espressione in inglese.

Troviamo piuttosto espressioni quali “enloquecer” che sta per “impazzire,sclerare” oppure “estar mal de cabeza”, cioè essere fuori di testa.

Non è sempre facile capirsi in tante lingue, ma maggiore è il piacere nel parlarne di più, per cogliere le differenze, come dico sempre io.

Al solito, se conoscete altre espressioni che possano descrivere meglio l’espressione in spagnolo altre lingue, scriveteci pure qui

E in francese?

Infine, anche per il francese vale lo stesso discorso per le altre lingue, si mantiene su un aspetto generico per poter comparare la frase nella lingua dei transalpini.

Per esempio “paniquer”, “plaisanter” o “avoir des faiblesses” ci porta ad avere in italiano dall’impanicarsi, allo scherzare o ancora ad avere delle debolezze, e nessuno ovviamente può identificare l’espressione.Al solito, se conoscete altre espressioni che possano descrivere meglio l’espressione in francese altre lingue, scriveteci pure qui